“Sergio Mattarella sta sospendendo la democrazia con giustificazioni che non possiamo accettare!” (Video)
Da Radio Radio – L’accordo con Renzi non è arrivato e il gioco è tornata nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Due gli scenari possibili descritti da lui stesso: elezioni o Governo Istituzionale. Ma il Capo dello Stato si è orientato con decisione verso questa seconda opzione, motivando con la pericolosità di andare ad elezioni oggi: “Serve un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo. Avverto il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo per far fronte con tempestività alle gravi emergenze in corso. Conferirò al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili“.
Neanche il tempo di iniziare con il toto-nomi ed ecco che viene svelato che il profilo nella mente di Mattarella è quello di Mario Draghi.Ma è possibili impedire agli italiani di esercitare il diritto di voto in virtù di un fattore esterno? Può il Presidente Mattarella motivare con giustificazioni di questo tipo la volontà di non voler andare ad elezioni? Ne abbiamo parlato con l’avvocato Enrico Michetti nel corso di ‘Un Giorno Speciale’ in compagnia di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
Fabio Duranti: “Giustificazione di Mattarella fuori da ogni logica democratica”
“Sono in imbarazzo a dover criticare le istituzioni, però quando l’istituzione quando per bocca dell’uomo che la rappresenta in questo momento ci dice una cosa contraria alle regole della democrazia e alle regole di uno Stato di diritto io sono in grande imbarazzo a doverne parlare. Non possiamo però permettere che, attraverso l’uomo che al momento rappresenta il Presidente della Repubblica, vengono raccontate agli italiani cose che non sono vere. Come ad esempio il fatto che non si possa votare durante un’epidemia o un momento come questo e il fatto che il Governo non avrebbe poteri per deliberare se si decidesse di andare a votare.
Siccome la gente si potrebbe ammalare non ci possono essere elezioni? È una cosa che non si può sentire! Siamo accalcati in metropolitane e supermercati e non possiamo votare? Non si può sentire che siccome ci si potrebbe ammalare la democrazia è interrotta e si chiama Draghi. È una giustificazione fuori da ogni logica democratica Quello che mi ha imbarazzato più di tutto sono le informazioni che gli hanno raccontato. Non è vero che dove si è votato sono aumentati i contagli, andate a vedere il Portogallo. Abbiamo tutto il rispetto del mondo, però una cosa se non è vera non è vera. Sennò torniamo ai tempi del Duce, è un uomo che può sbagliare e ha sbagliato. E quando sbaglia una figura così importante – con tutti i consiglieri intorno – io tendo a credere che non ha sbagliato, che non è un errore…”.
Enrico Michetti: “Esprimere dei giudizi sul fatto che possa essere limitato il voto dei cittadini italiani in ragione di eventi esterni è un’opinione forte, ci sono molti dubbi che possa rientrare tra le prerogative presidenziali, anzi non è codificata in questo senso”.
“Con il massimo rispetto per la figura e la persona, abbiamo già detto che gli affari correnti non è la gestione ordinaria. Quando un Governo è sfiduciato può portare avanti tutte le attività che aveva in essere, naturalmente non può avviare discussioni su argomenti nuovi. Il Governo va avanti, non cambia assolutamente nulla perché la Costituzione non prevede dei vuoti per quanto riguarda il potere esecutivo. I
l Presidente della Repubblica deve avere lo spirito di persuasione che dovrebbe moderare i conflitti, ma questa deve essere tale che non deve influire sull’attività parlamentare. Se non ci sono maggioranze l’atto più alto della democrazia è il voto. Siamo in un momento in cui tra 4-5 mesi si apre il semestre bianco, nessuno potrebbe mai pensare che un presidente potesse procrastinare questo periodo sino a giungere al semestre bianco per evitare il voto. Il Presidente della Repubblica non ha il potere di evitare il voto, quando non c’è più una maggioranza, non c’è più un Governo, necessariamente si va al voto.
Il Capo di Stato può incaricare una persona, ma se quella non riesce ad ottenere i voti in Parlamento necessariamente si deve andare al voto. Esprimere dei giudizi sul fatto che possa essere limitato il diritto fondamentale dei cittadini italiani in ragione di eventi esterni è un’opinione forte, ci sono molti dubbi che possa rientrare tra le prerogative presidenziali, anzi non è codificata in questo senso. Sull’esternazione di Mattarella degli imbarazzi ce li ho perché è una influenza troppo forte rispetto al voto. Il voto non è recessivo dinanzi a nulla. Non serviva dare giustificazioni di questo tipo”.
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